ROCCA VITTIANA

DOVE SI TROVA?

Rocca Vittiana è una frazione del comune di Varco Sabino (RI) a 660 m s.l.m . Il pittoresco borgo sorge su uno sperone roccioso che costeggia il lago del Salto e gode di un’invidiabile vista panoramica. Al pari degli altri paesi nell'”interflumine” tra Salto e Turano, Rocca Vittiana potrebbe trarre la sua origine dall’incastellamento di un abitato preesistente. Le prime fonti che attestano la presenza della Chiesa di san Tommaso e altri edifici sacri nelle vicinanze (San Felice e San Giacomo) risalgono al 1252.  Documenti del 1238 indicano che un nucleo abitato era già presente; viene citato, infatti, un certo notaio Matteo, natio di Rocca Vittiana. Il fenomeno sarebbe avvenuto all’epoca dell’invasione dei saraceni nell’area durante il X secolo o in epoca precedente, già nel V secolo, all’epoca delle guerre gotiche. In seguito, dopo la conquista longobarda, il suo territorio entrò a far parte dei possedimenti dell’abbazia di San Salvatore Maggiore tra i cui castelli era ricordato, ancora nel XVII secolo, come Arx Vittiani. Nel 1282 gli abitanti di Rocca Vittiana, insieme a quelli di Poggio Vittiano, Offeio e S. Martino, per sottrarsi alla signoria del monastero di S. Salvatore, giurarono fedeltà, obbedienza e vassallaggio al Comune di Rieti, nella persona del podestà Guglielmo da Orvieto. Nel 1817 era appodiato (negli Stati pontifici, frazione del territorio comunale retta da un priore locale) di Castelvecchio (oggi Castel di Tora), nel governatorato di Roccasinibalda, con 127 abitanti. In seguito fu appodiato di Varco e nel 1853 contava 174 persone suddivise in 31 famiglie. Nel paese si vendevano solo sali e tabacchi. Il restauro ha donato un indubbio valore turistico e paesaggistico al luogo. Scorci medievali suggestivi si alternano a squarci verso il territorio circostante. Girovagando tra i vicoletti si può assaporare il silenzio di un tempo e il fascino antico che solo i piccoli borghi sanno regalare. Un belvedere posto alla base dell’edificio offre un superbo panorama non solo verso il lago ma anche verso le verdi colline e , sullo sfondo, le montagne del Cicolano (gruppo Monte Nuria e Monte Nurietta).

UN PO’ DI STORIA

COSA VEDERE?

Dal parcheggio posto vicino all’entrata del borgo, si arriva in breve alla Chiesa di San Tommaso con la sua elegante facciata in pietra grigia e rifiniture bianche. E’ l’unico luogo di culto del borgo e risale al medioevo. All’interno, i Santi Gemma e Giacomo la vegliano e sulle mura laterali si vedono in bella mostra le stazioni policrome della Via Crucis che danno un tocco di modernità senza stonare con tutto il resto.

Salendo i gradini di pietra si arriva a Palazzo Salvati che, con la sua Torre, domina il paese.