I CASTELLI DELL’ABBAZIA DI SAN SALVATORE MAGGIORE
La storia dell’abbazia si intreccia con quella dei castelli un tempo compresi nel territorio della signoria monastica di San Salvatore. I castelli dell’abbazia nascono nel periodo compreso tra il X e il XII secolo durante il periodo noto come “incastellamento”; un processo insediativo che ha interessato tutti i paesi dell’Europa occidentale in età Medievale. Il termine castello deriva dal latino castellum o castrum (nel latino classico significava villaggio ma anche villaggio fortificato), nel Medioevo viene ad indicare una fortificazione permanente, che i grandi signori fondiari, sia laici sia ecclesiastici, iniziano ad erigere per proteggere e delineare i propri possedimenti.
Sono ben ventidue le fortezze che un tempo sottostavano alla giurisdizione dell’Abbazia e ancora oggi, porte, mura e torrioni ne sono la testimonianza.
Presso i locali dell’abbazia è possibile visitare la mostra fotografica permanente curata dalla Pro Loco di Concerviano e dal Circolo Fotografico Porfiri: “I Castelli dell’Abbazia di San Salvatore Maggiore”.
La realizzazione della mostra ha visto il contributo della Fondazione Varrone e del Comune di Concerviano, il patrocinio della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche e la collaborazione dell’Archivio di Stato di Rieti.
Cinquanta le foto raffiguranti i castelli di: Longone, Vallecupola, Capradosso, Roccaranieri, Concerviano, Castel San Pietro, San Silvestro, Offeio, San Martino, Pratoianni, Vaccareccia, Porcigliano (Fassinoro), Rocca Vittiana, Poggio Vittiano, Magnalardo, Cenciara, Antignano, Verani, Rocca de Saltu, Mirandella, Ucta e Guaita.
Una testimonianza che ne mantiene vivo il ricordo e ne valorizza l’importanza, tramandata nel tempo e che oggi trova anche nei giovani un importante veicolo di divulgazione.
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